Pallacanestro SORA – Tiber ROMA

ESTRATTO DA BASKET INCONTRO A CURA DI ROBERTO DE SIMONE
Gara: Pallacanestro Sora – Tiber 83 – 60
08/02/2014 DNC – Gir E Stagione Regolare
Tabellino e news:

SORA: Pescosolido, Mammone, Laudoni 39, De Santis 11, Porta 17, Rea 2, Fiorletta, Velocci 2, Esposito, Riva 12. All. Maglio
TIBER: Serrano 2, Dal Sasso 6, Pugliese 8, Donati 2, Ridolfi 1, Algeri 2, Ricciardi 15, Giuliano 17, Meschini 4, Padovani 3. All. Trabalza
PARZIALI: 22-18, 40-25, 62-46

La Pallacanestro Sora non è più sola in fondo alla classifica dopo aver agganciato il treno finora più importante verso la salvezza, insieme alle altre 4 compagne di viaggio a quota 10, grazie ad una netta vittoria tra le proprie mura su una Tiber sottotono, che non riesce quasi mai a contrastare la voglia di punti avversaria. La chiave del risultato sta principalmente sotto quest’aspetto, oltre ad una gran prestazione di Laudoni che ancora una volta si dimostra perfettamente integrato con il resto della squadra (altri 3 in doppia cifra), che ora può guardare al futuro con ulteriore fiducia nei propri mezzi.

Male invece i romani che perdono contatto in avvio di seconda frazione dopo i primi 10’ tutto sommato equilibrati, riuscendo solo un paio di volte nel corso del match ad abbattere la doppia cifra di svantaggio, la prima dopo il primo break avversario grazie ad una zona che ha messo in difficoltà i ciociari. Maglio allora opta a sua volta per la 2-3 che riporta l’inerzia dalla propria parte, nuovo allungo bianconero a cavallo dell’intervallo lungo con De Santis che gioca da vero play e secondo tentativo di rimonta arancioblu portato da Ricciardi e Giuliano ma il divario non scende sotto il -9. Sora allora riallunga sul finire del terzo quarto e la gara si chiude in avvio dell’ultimo, quando Ricciardi viene espulso per una reazione ai danni di De Santis, al pari di Serrano che entra sul parquet dalla panchina per prendere le difese del suo compagno. Il divario si allunga ulteriormente con i ciociari che imperversano in campo aperto, poi nel finale gloria anche per i più giovani bianconeri e grande festa per la truppa di Maglio con i propri tifosi come al solito molto calorosi.

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